Falegnameria Giacomo Oleandro
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Acquarello…
“C’era una volta…Un re!, diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno”.
A chi, entrando in una falegnameria, non verrebbero in mente Pinocchio e suo babbo Geppetto, il carpentiere più famoso del mondo?
A riceverci sulla porta di questa caratteristica bottega in Borgo Tegolaio il nostro Geppetto è Giacomo Oleandro, un affabile e simpatico artigiano che qui lavora fin da quando era ancora un ragazzetto con i pantaloni corti al ginocchio, come si usava un tempo.
– Il nostro è un lavoro che si tramanda da generazioni – ci dice facendoci strada tra banconi, mole, seghe, morse, cataste di assi e barattoli di colla.
Ci soffermiamo ad ammirare una libreria in pioppo antico di pregevole fattura e indubbio gusto. Il buon odore del legno lavorato e delle resine ci penetra nelle narici, mentre dalla porta spalancata sulla via, un buffo di vento arriva a disperdere i soffici ‘mandala’ di trucioli e polvere di legno, disegnati sul pavimento dal lavoro di segatura.
– Ho imparato questo mestiere da mio padre, che a sua volta l’aveva imparato da mio nonno, e presto passerò il testimone a mio figlio. Qui si producono mobili in stile, moderni, arredi su misura e si eseguono interventi di restauro – ci spiega sorridendo Giacomo, palesando tutto l’amore che prova per questo mestiere, a cui persino il cognome sembra legarlo …
La modernità, i tempi sempre più veloci e le produzioni industriali in serie hanno tolto il lavoro a tante maestranze, non solo nel settore del legno. Delle innumerevoli botteghe che operavano un tempo in Oltrarno, rinomate in tutto il mondo, molte sono state costrette a chiudere. Fortunatamente non è questo il caso della bottega di Giacomo Oleandro che, ancora oggi, continua a lavorare con le metodologie, le regole e le tecniche artigianali tramandate da generazioni.
Lorenzo Pagni
Falegnameria Giacomo Oleandro
Costruzione mobili nuovi in stile antico
Titolare: Giacomo Oleandro
Ha sempre fatto il falegname. Andava alle superiori e stava un po’ in bottega. I primi lavori erano reggere i morsetti, spazzare, reggere i pezzi e passare gli arnesi per mio babbo
È nato appena fuori dalla Porta San Frediano, ma i suoi parenti e la scuola erano in San Frediano.
Azienda familiare: la falegnameria è stata avviata da suo nonno Salvatore che era cresciuto in un orfanotrofio a Gerasi Siculo (PA) dove aveva imparato il mestiere. Appena dopo la guerra è venuto a Firenze a fare il militare, ha sposato la nonna di Giacomo e si è stabilito in Oltrarno dove ha aperto la falegnameria in Borgo Tegolaio.
Bruno, il padre di Giacomo, ha cominciato presto a lavorare nella bottega e a 16 anni, nel 1959, si è messo per conto suo quando è morto il suo babbo Salvatore lavorando fino al 2012 quando ha dovuto smettere per motivi di salute. Bruno faceva mobili e scale ed ebanisteria.
Tutti i fratelli di Bruno hanno fatto il falegname o il restauratore nell’Oltrarno. Oltre a Giacomo, c’è ancora un cugino attivo. Il fratello di Giacomo ha lavorato nella falegnameria da 16 a 20 anni e poi ha cambiato lavoro
Clientela: varia, prima erano più commercianti e adesso sono più privati. Ha l’impressione che il suo lavoro sia più apprezzato dai clienti stranieri
FALEGNAMERIA GIACOMO OLEANDRO
Borgo Tegolaio, 52/r (Santo Spirito)
50125 Firenze
Tel.: 333/7685344
Sito: giacomooleandro.wordpress.com
Facebook: @falegnameriagiacomooleandro